Un inaspettato salto nel passato avvenuto curiosamente grazie ai lavori per la messa in opera della banda ultra larga in fibra ottica di ultima generazione: gli operai al lavoro in via Etnea, all’altezza di piazza Cavour, hanno fatto emergere i binari della linea tramviaria di Catania dismessa più di 60 anni fa.
La prima pietra per i tram a Catania fu posta il 12 dicembre 1900, ma solo nel 1905 iniziava il servizio regolare; la rete tranviaria cittadina era gestita dalla società belga, Société Anonyme Tramways et Eclairage Electriques, e utilizzava tram a scartamento metrico con motrici tranviarie a due assi. I primi tracciati erano completamente urbani, con partenze dalla centralissima Piazza Duomo, con la linea 1 per Picanello, la linea 2 per Cibali e la linea 3 per Guardia Ognina.
In seguito vennero aggiunte altre linee come la 4 Acquicella-Picanello, la 5 Piazza Duomo-Stazione Centrale, la 6 piazza Duomo – Centrale elettrica/Deposito (Lidi Plaia). Il servizio tranviario si protrasse fino al 1951, anno in cui venne definitivamente soppresso e sostituito dai filobus.
Un periodo positivo quello a cavallo tra l”800 e il ‘900, in cui oltre al tram fu messa in esercizio la linea di Ferrovia Circumetnea al servizio dei paesi pedemontani, azienda che gestisce attualmente anche il servizio di autolinee e metropolitana.
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Agli inizi del secolo scorso erano più rapidi nel realizzare questo genere di infrastrutture. Oggi, Anno del Signore 2017, era infinitamente più tecnologica, non sono in grado di risolvere i problemi geologici che riguardano una stazione incompleta della metropolitana (Cibali), dopo 10 anni di lavori. Forse un secolo fa i tecnici erano più preparati e competenti di quelli di oggi.